Premio Pinarolium 2018, i migliori pinerolesi dell’anno passato il 1/06

L’1 giugno la consegna a Osvaldo Malvizzati, Maurizia Borri e Italia Nostra

Premio “Pinarolium” 2018

La cerimonia avrà luogo alle 16.30 presso l’aula di rappresentanza del Comune

Sarà la sala di rappresentanza del comune, l’1 giugno alle 16.30, ad ospitare l’evento di conferimento del prestigioso premio Pinarolium. A riceverlo l’eclettico artista Osvaldo Malvizzati, l’atleta pallavolista Maurizia Borri e l’Associazione Italia Nostra – sezione pinerolese “Ettore Serafino”. Parte integrante, dai primi anni Settanta (essendo stato istituito nel 1972), della storia ‘moderna’ della Città, il riconoscimento testimonia la volontà della Pro Pinerolo non solo di esaltare persone, attività, enti o associazioni, pinerolesi di nascita o di adozione, che si sono distinte nei più svariati ambiti, ma di condividerne pubblicamente, rimarcandolo, il contributo reso per valorizzare e promuovere oltre i confini comunali e in certi casi perfino nazionali, l’immagine di una Pinerolo che continua a dimostrarsi fucina di talenti e di iniziative degne di menzione. Come pietre miliari lungo i percorsi che segnano la memoria comunitaria, i nomi indicati dal Consiglio direttivo si aggiungeranno alla famigerata lista nella quale si annoverano, tra gli altri, famosi eroi della Resistenza, pittori, scultori, musicisti, magistrati, politici, editori, musei, associazioni di volontariato, storici, sportivi, vescovi, scienziati, ricercatori, fotografi, interpreti di epoche diverse, delineando del comune un quadro di eccellenza a tutto tondo. Oltre cento coloro che accanto o al seguito di personaggi del calibro di Michele Baretta, Ugo Marino, Mario Strani, Italo Tajo, Luigi Aghemo, Giovanni Toselli, Ettore Serafino, Giovanni Carena, compongono l’Albo dei Premiati, o vantano l’“Atestassion ëd riconossensa” avendo trasformato le proprie gesta in inchiostro indelebile tra le pieghe del tempo.

Nato a Oneglia il 1° settembre 1923, da anni residente a Pinerolo, la carriera di Osvaldo Malvizzati rispecchia il suoi poliedrici interessi. Grafico pubblicitario e illustratore, coltiva negli anni le sue grandi passioni: la pittura e la scultura. Come grandi suoi contemporanei viaggerà tra le maggiori città europee conoscendo e apprezzando tra Barcellona, Parigi, Stoccolma e Anversa i tanti stili dell’arte a lui contemporanea, così come i capolavori dei Maestri del passato. Tante le mostre alle quali prende parte, portando la sua personalissima interpretazione del reale e il suo indomito sperimentalismo in giro per l’Italia, che conquista e che gli riconosce attenzione e numerosi premi.
Nella scomposizione di piani, nel marcato linearismo e nella pennellata larga che dà consistenza allo spazio e alle figure che in esso si insinuano, si rintraccia tutta la vitalità di un mondo reso e inteso per contrasti cromatici; talvolta anche audaci, ma capaci di infondere alle sue opere l’idea di genuinità, di immediatezza, di autenticità: come scorci appena esplorati, svelati con vibrante entusiasmo agli occhi del mondo.
A causa di un problema di salute, il premio è stato ritirato dal figlio, Filippo Malvizzati.

Definita “uno dei più grandi liberi d’Italia degli ultimi anni”, Maurizia Borri, classe 1977 è tutt’oggi considerata un’icona della pallavolo. Un metro e settantasette di talento, la nostra concittadina inizia a farsi conoscere nel club della Pallavolo Pinerolo, giocando, dal 1995, tra la serie B2 e la B1 per tre stagioni. Ma sarà tra le fila della Pallavolo Chieri (nel 2005 denominata Chieri Volley) che toccherà l’apice della carriera portando la sua squadra in serie A1, vincendo nella stagione 2004-2005 una Top Teams Cup e conquistando con la Futura Volley Busto Arsizio la Coppa Cev 2009- 2010. Tornata nella “famiglia” del Chieri nel 2010 riconquistando la promozione nella A1, abbandona la carriera sportiva nel 2017, ma non il ricordo di quegli anni d’oro ancora impressi nella memoria sua e dei numerosissimi fan per cui resta un’indiscussa campionessa.

Intitolata nel 2013 a Ettore Serafino, avvocato, comandante partigiano all’epoca dell’occupazione nazifascista di Pinerolo e primo presidente Honoris Causa della Sezione di Italia Nostra, l’associazione chiude per il 2018 la triade dei premiati. Qualità e varietà le caratteristiche delle numerose iniziative volte alla promozione della conoscenza del patrimonio storico artistico pinerolese, così come alla tutela dell’ambiente e del paesaggio, culminando nelle conferenze organizzate tra Torino, Pinerolo e Fossano in occasione del seicentesimo Acaia (“Dalla Tutela e Conservazione alla Valorizzazione del patrimonio immobiliare degli Acaia in Piemonte”). Presidente Maurizio Trombotto ad avvicendarsi sono state mostre, visite guidate in luoghi normalmente inaccessibili, passeggiate a tema, approfondimenti culturali e occasioni di confronto volte a sensibilizzare e coinvolgere la comunità, così come esperti e studiosi, un apporto alla città riconosciuto e meritevole di un particolare ringraziamento. Tra le tante, solo nell’ultimo anno, si ricordano: la visita guidata alla scoperta delle vestigia ancora esistenti dell’antica “Cittadella di Francia”; l’apertura della chiesa di Santa Chiara in occasione della mostra “Il Castello Savoia – Acaia”; l’esposizione “La Piazzaforte di Pinerolo nel periodo francese” allestita nella chiesa di San Giuseppe; le numerose conferenze organizzate sul Palazzo detto “degli Acaia”, le passeggiate lungo il Moirano improntate sull’approfondimento di opere di archeologia industriale come l’ex merlettificio “Turk”; fino ai numerosi percorsi focalizzati su precisi periodi storici o su personaggi di spicco che come “De Amicis” a Pinerolo sono e saranno per sempre indissolubilmente legati.

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