La Pinerolo del 1500 nel nuovo itinerario di ItaliaNostra : domenica 9/7

Da comunicato:
Dopo il successo delle visite guidate alla Pinerolo di De Amicis la sezione del pinerolese di Italia Nostra propone, all’interno del programma Pinerolo si racconta promosso dall’Amministrazione Comunale, un nuovo percorso dedicato alla Pinerolo rinascimentale.
Mentre il ‘600, il secolo di Luigi XIV e (per Pinerolo) della seconda dominazione francese e della maschera di ferro, è oggetto da anni di visite guidate il secolo precedente è sempre stato poco indagato e non è mai stato oggetto di una visita guidata (probabilmente per la difficoltà di individuare delle ampie “tracce materiali” nel tessuto urbanistico ed artistico di Pinerolo.
Forse, inconsapevolmente questo “oblio” si è determinato in quanto con la prima dominazione francese (1536 – 1574) è iniziato il declino di Pinerolo e delle sue attività economiche, in primo luogo la protoindustria tessile che subì pesanti contraccolpi dalle devastazioni che accompagnarono l’inizio dell’occupazione francese,
soprattutto per quanto riguarda le attività poste al di fuori della cinta muraria medievale.
Delle tracce della Pinerolo rinascimentale possono però essere individuate da parte di un osservatore attento, in primo luogo all’interno degli edifici religiosi.
Da qui nasce il nuovo percorso che andremo a sperimentare per la prima volta DOMENICA 9 LUGLIO con appuntamento alle 14,30 in piazza San Donato di fronte all’ingresso del Duomo.

PROGRAMMA DELLA VISITA (durata circa 4 ore dalle 14,30 alle 18,30).
Contributo richiesto di 5 euro ( i minori di 16 anni non pagano).

Dopo un’inquadramento storico generale della Pinerolo del ‘500 entreremo nel Duomo accompagnati dalla storica dell’arte Viviana Moretti.

SAN DONATO
All’interno del Duomo, oggetto di una significativa ristrutturazione negli anni a scavalco tra la fine del ‘400 e l’inizio del ‘500 (1495-1507), si procederà all’illustrazione della lastra tombale di Baldassarre Bernezzo, Vescovo di Laodicea, prevosto del capitolo delle chiese di Pinerolo di San Donato e di San Maurizio e vicario generale del Vescovo di Torino Lodovico della Rovere. In questa veste,
terminata la costruzione, consacrò il nuovo Duomo di San Giovanni di Torino il 21 settembre 1505. Come “vicecancellarius” dell’Università di Torino (sorta un secolo prima) il 4 settembre 1506 conferì il diploma di laurea in teologia ad ERASMO DA ROTTERDAM. Sempre riferibili a Baldassarre Bernezzo all’interno del Duomo sono presenti un fonte battesimale e due acquasantiere.

Passeremo successivamente al PALAZZO VESCOVILE. Pinerolo diviene sede vescovile solo nel 1748, ma l’edificio che, da quella data, diverrà il palazzo del Vescovo, nel ‘600 ospitò i Governatori di Pinerolo (sia francesi che sabaudi) e la definizione dell’edificio, come lo vediamo ancor oggi, risale alla seconda metà/fine del ‘500. Nel palazzo vescovile entreremo nel salone principale dove il curatore del museo diocesano Mario Marchiando Pacchiola illustrerà gli arredi e le opere d’arte presenti. In particolare un dipinto ex voto datato 1585 rappresentante Pinerolo ed un episodio bellico di tentativo di assalto alle mura.

Lasciato il palazzo vescovile, accompagnati sempre dalla storica dell’arte Viviana Moretti, si salirà alla chiesa di SAN MAURIZIO, anch’essa interessata da lavori di ristrutturazione per tutto il ‘500 e dove saranno illustrate in particolare due dipinti: la Vergine del latte (databile agli anni 1510-1515) attribuita al Maestro di
Cercenasco e l’affesco raffigurante due santi francesi Santa Radegonda e San Germano (1540 circa) attribuito a Jacobino Longo.

Infine ci sposteremo in macchina dal piazzale di San Maurizio alla CHIESA DEL COLLETTO sulla collina pinerolese (consacrata il 22 aprile 1534) , vero scrigno della Pinerolo del ‘500. Al Colletto (che conserva l’impianto architettonico rinascimentale a pianta
rettangolare, con volta a crociera), con la guida dello storico dell’arte Claudio Bertolotto, potremo conoscere le numerose opere che vi sono contenute: i ritratti marmorei delle famiglie Porporato e Maffei di Boglio e di Manfredo Solaro, i numerosi affreschi tra cui La Vergine in trono col Bambino (1524).

N.B.: PER LO SPOSTAMENTO DA SAN MAURIZIO AL COLLETTO E’ NECESSARIO UTILIZZARE LE AUTO. AI PARTECIPANTI ALLA VISITA E’ RICHIESTO, SE AUTOMUNITI, DI LASCIARE INIZIALMENTE L’AUTO SUL PIAZZALE DI SAN MAURIZIO, DI RAGGIUNGERE A PIEDI PER LE 14,30 LA PIAZZA DI SAN DONATO, COSI DA POTER DISPORRE DELL’AUTO PER LO SPOSTAMENTO FINALE AL COLLETTO.

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