Due musei, da Frossasco ad Angrogna, per ricordare le donne in migrazione

Il Museo Regionale dell’Emigrazione di Frossasco e il Museo delle Donne Valdesi di Angrogna organizzano una giornata dedicata alla scoperta delle storie di donne vissute alla fine dell’Ottocento tra migrazioni, famiglie, desideri ed emancipazione.

Nel periodo noto come quello della Grande Emigrazione, molti valdesi decisero di abbandonare le amate valli spinti dalla necessità di trovare lavoro all’estero, scegliendo la vicina Francia oppure affrontando un lungo viaggio in nave verso il continente americano. Ed è proprio a partire dalla vicende biografiche di queste persone – alcune delle quali fecero ritorno, altre fissarono per sempre altrove le loro radici – che la collaborazione tra i due musei ha iniziato a prendere forma, fino ad ideare un pacchetto di visite per un pubblico interessato ai temi sopra citati, desideroso di approfondire un pezzo di storia del nostro territorio.

Nella giornata di domenica 20 maggio, alle ore 10,00, il Museo dell’Emigrazione di Frossasco proporrà una visita esperienziale nella quale sarà possibile vestire i panni di donne e uomini, che, a cavallo fra XIX e XX secolo, hanno lasciato le loro case per cercare fortuna all’estero. La visita esperienziale, per la prima volta proposta nel territorio pinerolese, è stata ideata per consentire ai visitatori non soltanto di assistere alla narrazione degli eventi, ma soprattutto di rivivere tappa dopo tappa la biografia migratoria di alcune persone realmente esistite. Le storie raccontate sono state ricostruite grazie tanto alla ricchezza di materiale presente presso l’Archivio Valdese di Torre Pellice, quanto alla professionalità dei suoi collaboratori.

Al termine della visita, alle 12,00, è previsto uno spostamento (con mezzi propri) verso Angrogna, dove sarà possibile consumare il pranzo, al sacco o presso il Ristorante “Il Pomo d’oro” (al prezzo convenzionato di 12€).

Nel primo pomeriggio, alle ore 14,30, è fissata la visita presso il locale Museo delle Donne Valdesi: un “luogo simbolico” che, attraverso la narrazione biografica, vuole ricordare le storie di alcune donne. In particolare i racconti di vita nelle valli alpine tra Otto e primo Novecento, ci parlano di donne radicate e migranti in vario modo: la balia, la maestra e l’operaia che concepiscono i loro diversi lavori come vocazione, l’emigrante in cerca di futuro, la missionaria e la diaconessa, aperte all’ignoto. Diverse le loro scelte ed esperienze, simili la possibilità di viaggiare e muoversi nel mondo di allora. Nel corso della visita sarà possibile non solo conoscerne meglio la storia, ma anche confrontarsi con il percorso di ricerca che ha condotto alla creazione del museo.

Il costo della giornata sarà di 10€ a persona (pranzo e spostamenti esclusi). Per motivi di organizzazione, si consiglia di effettuare la prenotazione entro venerdì 18 maggio.

Per informazioni e prenotazioni, contattare il Museo Regionale dell’Emigrazione:

tel. 371.1165.506

mail: info@museoemigrazionepiemontese.org

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